Paradise trasforma l'[UNVRS] in un'oasi tropicale per il debutto di Sands of Solaris

La prima di 16 serate nel nuovissimo club di Ibiza è stata una notte da ricordare.

Paradise ha segnato l'ultimo capitolo della mia estate sull'isola lo scorso anno. Come si conviene, ora ha riaperto il mio ritorno nel 2025.

Tornato sull'isola da poche ore e fresco reduce da una settimana di viaggio attraverso la Spagna continentale, sono stato gettato subito nella mischia dai vertici di Ibiza Spotlight.

Non era certo mia intenzione arrivare in una delle settimane più affollate della stagione, con numerosi party che hanno dato il via alle loro aperture, ma in qualche modo sono arrivato proprio al momento giusto.

Desideroso di dare un'occhiata al famoso party di Jamie Jones nella sua nuovissima sede ibizenca, l'[UNVRS], il clubbing team di Ibiza Spotlight e io ci siamo riuniti per una serata a metà settimana. Consistendo in pura follia di musica House, la serata ha avuto come colonna sonora solo i migliori e più grandi nomi del settore.

Solo nel cartellone della settimana inaugurale c'erano Joseph Capriati, complice in prima linea di JJ, Chris Stussy, Archie Hamilton e la stella nascente Miluhska. Niente mezzi termini per l'inizio di questa stagione.


Paradiso | [UNVRS]

Sands of Solaris

All'ingresso, è stato chiaro che il Paradise ha mantenuto fede alla sua familiare estetica da Antico Egitto: piramidi e geroglifici brillavano di un'energia mistica, quasi come se stessero lanciando un incantesimo sulla pista da ballo sottostante.

I pilastri a LED lampeggiavano con simboli criptici, mentre le strisce luminose montate in alto attraversavano il cielo come stelle cadenti. Un'impressionante serie di teste mobili attraversava la sala principale con precisione ritmica.

Dopo essere stata portata in giro per l'Europa quest'inverno, la strobosfera (o più precisamente, la sfera da discoteca!) è tornata di nuovo, ma in scala ancora più grande, sospesa in alto, dal soffitto, come una reliquia di importanza cosmica.

Paradiso | [UNVRS]

Erano l'01:00 e Archie Hamilton aveva la pista da ballo saldamente sotto il suo comando, distribuendo ai presenti, già a piena ritmo, groove a 128 BPM in un tempo in 4/4 costante. Il suo caratteristico mix di ritmi incalzanti e progressivi ha tenuto la folla incollata. Un highlight è stato il suo nuovo lancio Badder.

Il brano, davvero eccezionale, mescolava energiche percussioni tribali, un sub-bass pesante e l'inconfondibile groove di Hamilton, ugualmente ipnotico ed energico.

Non era passato molto tempo quando Chris Stussy ha preso il comando. Una cosa è certa: quell'uomo non si smentisce mai. Scivolando senza sforzo attraverso una selezione di eleganti groove percussivi, porta sempre una nuova ondata di energia nella sala.

Ogni passaggio è stato fluido, ogni drop perfettamente a tempo, mentre aumentava la potenza con la sua miscela di bassi grintosi, groove profondi, hi-hat nitidi, percussioni più serrate e quel caldo low-end dinamico che fa centro ogni volta nel modo giusto.

Come ormai consuetudine, Stuss ha sfoderato un arsenale di gemme inedite, rendendo difficile per noi individuare alcuni dei più grandi successi della serata. Un pezzo forte? Sicuramente il brano inedito di Jamback, che ha spammato negli ultimi mesi.

Onestamente, è un delitto che non sia ancora uscito. Jamback, se stai leggendo, premi il pulsante di rilascio! Non può rimanere nel caveau per sempre.

Naturalmente, Desire, l'arma di Stuss e vero e proprio successo di pubblico dell'anno scorso, ha assolutamente scatenato la folla. I cellulari sono stati tirati fuori quasi all'istante, mentre alcuni hanno scelto di godersi il momento immersi nel ritmo e un coro di voci è esploso per quei vocal familiari.

Paradiso | [UNVRS]

Alle 03:00 era arrivato il momento del protagonista.

Jamie Jones si è presentato per un back-to-back da peso massimo con Joseph Capriati. I due hanno preso il controllo della serata e l'hanno condotta nel territorio dell'ora di punta, non perdendo tempo a scavare in una ricca miscela di vecchio e nuovo, in particolare un remix del classico Deep Inside del '93 degli Hardrive.

Quegli iconici vocal stab avvolti da nuovi strati percussivi hanno fatto cantare la folla mentre rimbalzava al ritmo della Groove House.

Un altro momento memorabile è stato quello di Make It Funk (Joey London Remix) di Admre, una vera e propria potenza con il giusto swing per far muovere tutta la pista in sincrono.

E poi, a sorpresa, un tocco di nostalgia: Lost in Music di Sister Sledge, modernizzata con una batteria House nitida e quel tanto di funk che basta per mantenerla rispettosa dell'originale.

Un vero e proprio capolavoro della disco anni '70 e un promemoria tempestivo del fatto che i DJ di Paradise non si limitano a celebrare il futuro, ma onorano anche ciò che c'è stato prima.

Paradiso | [UNVRS]

Inaspettatamente, avevamo avuto il meglio ed eravamo in estasi.

Dodici mesi dopo, è chiaro che il brand è ancora solido. È la prova che si può cambiare club, ingrandire la produzione e conservare comunque l'essenza di ciò che lo rende speciale. Jamie Jones crea un'atmosfera in cui i fan della House si sentono a casa, ovunque egli si trovi.


Paradise 2025 si apre con grande sicurezza. Se il resto della stagione offrirà lo stesso calibro di musica, suoni e spettacoli, allora i mercoledì sera all'[UNVRS] continueranno a essere imperdibili, una pietra miliare nel calendario estivo di ogni vero raver.

Con un completo sold out, questo party di apertura ha chiarito una cosa: il trasferimento del Paradise all'[UNVRS] non ha spento la sua magia. Anzi, è aumentata di nuovo.

Vai qui in basso per i biglietti e le line-up di tutte le date rimanenti, fino al party di chiusura del 1° ottobre.

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